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  1. Journals

XXII - Una mano fortunata

Sessione
2019-09-28

Durante il combattimento con Voulen il povero Vikor viene ucciso ed al suo posto si manifesta un elementale del sangue.

Fortunatamente per il gruppo, si apre un portale da cui esce una figura angelica, l'Aasimar Adènathor, inviato dalla sua Deva Asahel per salvare le Gialle Sorelle intrappolate nelle Cripte.

Il combattimento è serrato e sebbene Voulen sia sconfitta, il povero Nàr perde la vita a causa di una nube di morte. Fortunatamente Sacnar è pronto all'evenienza e lo rianima. Il nano tossisce il veleno e le sue labbra si anneriscono, marchiandogli anche la faccia di venature nere.

Completata la battaglia viene ispezionato il luogo e tra i cadaveri vengono rinvenuti 3 oggetti: Lancia da Cavaliere +1, Bacchetta della Ragnatela, Mazzo delle Illusioni.

Adènathor si presenta al gruppo e si offre di aiutarli nella ricerca dell'anima di Mindaugas. Però Nàr decide di pescare dal Mazzo delle Meraviglie, trovando Artigli (perde tutti gli oggetti magici). Allora Sacnar prende coraggio e pesca anche lui, trovando Gemme (25 gemme da 2k mo). Nàr sconsolato vorrebbe tentare la sorte e pescare 2 carte, ma Adènathor, presagiendo il caos che ne scaturirebbe, cerca di fermarlo. Sacnar da ascolto ad Adènathor, non consegnando il mazzo a Nàr, ma poi decide che ne ha abbastanza del peso della decisione e lascia il Mazzo delle Meraviglie a terra, dando agli altri la possibilità di prenderlo. 

Nàr è il più veloce e prima che Adènathor possa fermarlo, estrae due carte: Sole (3 livelli a tutti ed una Cinta della Forza dei Giganti di Fuoco) e Chiave (gli appare una Alabarda, Lama della Fortuna in mano con 1 desiderio).

Adènathor è schifato dal gesto del nano ed è furibondo perchè lui stesso è stato pervaso dal potere del caos. Se ne va, vagando per ore nelle Cripte, senza trovare nulla. Gli arrivano però 2 visioni, nella prima vede le porte della Fortezza del Sole Eterno chiudersi davanti a lui, come se non fosse più accettato li, nella seconda vede due mani naniche incatenate e lui che le trascina verso le porte della Fortezza del Sole Eterno.

Il gruppo accompagna l'unica superstite delle Gialle Sorelle fuori dalle Cripte, dove le altre due la stanno aspettando da ormai 2 giorni. Grande gioia tra le sorelle, che invitano il gruppo al tempio per il giorno seguente.

Rimane solo da controllare l'origine dei rumori di piccone nelle Cripte. Dopo qualche ora di ricerca, si incontrano di nuovo con Adènathor, che si unisce di nuovo a loro, dicendo a Nàr che avrebbe voluto portarlo al tempio il giorno seguente. Nàr, pur se con un iniziale sospetto, accetta.

Trovano finalmente un passaggio nascosto, che li porta in una stanza dove 3 uomini stanno caricando pietra in un carretto. Nella stessa stanza ci sono provviste e brandine. Inoltre, dalla stanza partono una ventina di cuniculi, chiaramente scavati di recente. Dopo un lungo battibecco sulla legittimità dell'operazione, il gruppo si allontana per chiamare il capo delle guardie, che porta via tutti gli scavatori. Il gruppo scopre che gli uomini sono stati assoldati da un nano a Dugana e che gli è stato solo detto di scavare finché non vedono la luce. Mirìel si arrampica su per uno dei cuniculi e si mette in ascolto. E' notte fonda, ma riesce a sentire gli zoccoli di un cavallo ed il passo pesante di un uomo in armatura completa, riconoscendoli come una pattuglia della Cittadella.

 

Stanchi e stremati, dopo due notti brave passate in mezzo alla morte ed alla putrefazione, tornate nel vostro appartamento alle prime luci dell'alba. Raggiungendo le vostre camere passando davanti la stanza di Mindaugas, ora vuota. Rimanete in silenzio, ma nei vostri pensieri gli promettete tutti di riportarlo indietro, sano e salvo.

Adènathor si ferma nella sala comune e si corica sul divano senza dire una parola.