"La signora dalle vesti rosse si avvicinò al suo giovane Conduttore per prendergli il viso con la mano destra e appoggiargli la mano sinistra sul ventre. -Fammi manipolare la tua Essenza-, disse con tono imperioso. Lo sguardo del Conduttore mutò in una completa apatia. La signora si mise davanti al Pentacolo e dalla pozza di sangue evocò il suo servo: un Sanguinario. -Portami la testa del generale- disse al suo incantesimo. I suoi occhi erano ricolmi di energia cremisi, tipica del Vento di Epimya. Il Conduttore poteva sentirlo sulla sua pelle e nelle sue vene."

dalle "Cronache dell'Estate"


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La Magia è il sangue dell’universo, sempre esistita e mai creata, influenza ogni cosa. La Magia, come viene conosciuta attualmente, deriva dalla Spira dell'Etere, la sostanza che la rappresenta. 
L'Etere è la forma più pura di magia, trovata raramente fuori dalla sua Spira e terribilmente letale per ogni anima. Quando l'Etere viene spinto nel resto di Migdala diventa Caligine Verde, anche chiamata semplicemente Caligine. 
La Caligine copre ogni cosa a Migdala con il suo sottile e invisibile velo, che si raggruppa e si agita proprio come il vento agita le nuvole del cielo di Aerlia. Queste agitazioni vengono chiamate Venti Cardinali e ne esistono 25. Ogni Vento rappresenta un diverso campo del sapere della magia, un elemento fondamentale dello Spiraverso e un emozione fondamentale della natura mortale.

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LE LEGGI DELLA GRANDE MANDORLA

Esistono 5 leggi del Multiverso, o Spiraverso:

1. LEGGE DELLA QUINTESSENZA

Tutto accade in cinque.
Il 5 è la mediazione tra materia e spirito, visibile e invisibile, tra cielo e terra.
Una volta è Serendipità, due volte è Coincidenza, tre volte è Peculiarità, quattro volte è Unità, cinque volte è Universalità.

Il 5 è l’unione tra il pari e il dispari, i 5 primi elementi dei Piani Alchemici (etere, fuoco, aria, acqua, terra), i 5 sensi (vista, udito, tatto, gusto, odorato) e soprattutto, le 5 Forze Primordiali che governavano i mondi (Vuoto, Entropia, Sintropia, Luce e Ombra). 5 volte 5 sono gli Elementi Principali dello Spiraverso.
5 volte 5 è anche il grado di inclinazione dell’asse di Aerlia.
Il 5 è il simbolo della Magia e quindi ciò che esisteva ed è sempre esistito prima del Tempo. I pentagrammi e i pentacoli usati negli incantesimi sono delle stelle a 5 punte.
5 sono i Cieli Interni che circondano il pianeta di Aerlia. 
Il linguaggio draconico è strutturato attorno al numero 5. 
L’Etere viene anche chiamato la Quintessenza e assieme all’Equilibrio e all’Icore forma i pilastri delle Nozze Alchemiche: l'Umbelis

2. LEGGE DEL SACRIFICIO

Senza sacrificio, nessuna entità può ottenere nulla.
Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo legame.
Più grande sarà il sacrificio, maggiore sarà la potenza delle sue conseguenze. 

Il sacrificio muove i fedeli a spendere tempo, voce e vita agli Dei per ottenere i loro poteri. Il sacrificio permette al mago di lanciare incantesimi.
Si dice che un enorme sacrificio abbia creato il Tempo. 

3. LEGGE DELLA SPIRALE

Tutto converge all’anello.
E l’anello converge verso il centro, trasformandosi in una spirale.
La spirale diventa una proporzione divina, anche chiamata la Grande Mandorla.
La struttura divina che ne consegue accresce progressivamente in dimensioni, ma mantiene sempre la stessa forma originaria.
La sua forma è perfetta.

La Grande Mandorla è la forma dello Spiraverso, ma la sua legge è visibile ovunque, dalle forme dei pentacoli arcani, che contengono la proporzione divina (e riporta anche alla Legge della Quintessenza) alle forme dei fiori, delle conchiglie sulle spiagge del Mar Cobalto, alle proporzioni corporee. Le Eliche d’Ombra sono i segni di un passaggio divino e raffigurano la Grande Mandorla su qualunque materia e contenitore.
Tutto, prima o poi, si trasforma in un anello e poi converge verso il centro diventando spirale. La proporzione divina è l’ultima trasformazione e niente e nessuno può evitarla.

4. LEGGE DELLA CENTRALITÁ 

Poiché i piani dello Spiraverso sono infiniti, il centro di tutte le cose è ovunque. 

Dal punto in cui ti trovi, quello è il centro dello Spiraverso. Quello che ne consegue è che le convinzioni possono plasmare gli elementi: quell'unico punto di vista può avere un potere reale. Tutti sono centri e quindi tutti hanno un grande peso e potere nella scala degli eventi. 
Anche il più minuscolo insetto ha un peso nello Spiraverso, anche se questo non sembra avere un senso nella piccola scala.
Si può osservare questa Legge come una grande spinta motivatrice oppure come una verità su un destino già scritto di cui non si può far nulla.

5. LEGGE DELL’INCARNAZIONE 

Ogni Vero Nome ha una sua incarnazione. 
Ogni incarnazione è destinata a contrapporsi a un’altra.
Anche se queste due incarnazioni si separano, si possono sempre influenzare a vicenda, cercando di opporsi.
L’opposizione può portare al conflitto.
Dopo ogni conflitto nasce qualcosa di più forte.

Lo Spiraverso è dominato dal potere dei nomi. Se qualcosa non ha mai avuto un vero nome, non ha né un’incarnazione nel Multiverso, né una propria forza. 
Gran parte delle entità hanno delle incarnazioni chiamate anime. 
La contrapposizione tra due incarnazioni conduce al conflitto, il conflitto porta all’annientamento. Si dice che la Quinta Legge sia la Legge della Futilità perché mostra quanto il Multiverso si sia generato sbagliato o storpio, fatto solo per essere distrutto nei suoi ultimi giorni. Si dice anche, tuttavia, che la Quinta Legge sia la Legge della Rigenerazione. Il conflitto tra due incarnazioni porta a delle ferite, e quest’ultime si risaneranno, conducendo in realtà a una nuova nascita. L’unico modo per far rigenerare lo Spiraverso è farlo distruggere, come aveva già capito il dio Yesar.
Non sempre due incarnazioni opposte devono distruggersi, ma è sicuro che si scontreranno. Possono essere allontanate, ma saranno sempre legate tra loro. 
Spesso le incarnazioni opposte non si "riconoscono" subito, ma è inevitabile che mostreranno opposizione a un certo punto della loro esistenza.
Una volta che una delle forze opposte muore, la sua anima continua a opporsi all’altra (tranne nel reame di
Yesar, dio delle Lacrime di Pace e artista della Quinta Legge; e nel Piano dell’Equilibrio., Armon). 

E’ possibile distruggere un’incarnazione opposta. Si raggiunge così la Rossa Empatia, uno stato dell’anima calmo e sottile, in cui l’anima diventa così tracotante di Raziocinio che quasi scompare. Attraverso la Rossa Empatia, l’anima è trasparente alla Grande Mandorla. Il Dio Ixtabo ha raggiunto la Rossa Empatia prima di tutti, con la distruzione di Dumurtha, per questo motivo è riuscito a separare vita e morte. 



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Estratto de "Volontà dell'Anima" , scritto da Jotam Azaliah, Gran Maestro Forgiavoto, Secondo Archivista della Gran Biblioteca di FalcadiaArcano Diaspro Anno Novus 360, Corona di Ixtabo.

L'Anima è l'Incarnazione di una creatura vivente. Secondo i dettami del Supremo Forgiatore, ogni creatura, seppur insignificante e invisibile all'occhio umano, possiede un anima. Le rocce non possiedono anima, ma il muschio che cresce sulla loro superficie sì, come le chiocce che lo mangiano e il cacciatore che le raccoglie per stufarle nella zuppa.
Secondo gli insegnamenti del Seme Sempre Fertile Elhedna, le anime sono fatte per consumare a vicenda il proprio corpo mortale, ma la loro integrità rimane invariata. 
Uno delle prime leggi dell'Anima afferma infatti che le Anime sono Immortali.
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